Pubblicato il: 2Ottobre2018

Ambiente, quando la sua tutela passa (anche) dalla scelta di un frigorifero.

Potrebbe essere una questione di estetica. O una scelta di comodità. E poi, meglio ad una porta o a due? Temperature positive o negative? I dubbi non mancano quando si è alle prese con l’individuazione di attrezzature refrigeranti che dovranno entrare a far parte integrante della propria attività ristorativa.
Ma oltre a questi argomenti ci sono altri importanti aspetti da tener presente che riguardano il consumo energetico, il conseguente risparmio economico e la tutela dell’ambiente. Ecco perché prima dell’acquisto di un armadio refrigerante è bene che si badi al tipo di gas utilizzato nei prodotti.
Se si pensa al frigo di casa, viene subito in mente il freon, ma in un’ottica di sempre maggiore rispetto dell’ambiente, a causa delle caratteristiche impattanti di questa sostanza, la tendenza è verso una sua progressiva sostituzione con altri gas decisamente più eco-friendly.
Tra questi c’è sicuramente il propano, un idrocarburo naturale, ultimamente sempre più diffuso per il suo basso impatto energetico e perché non è pericoloso per l’ambiente, dal momento che non danneggia lo strato di ozono e non ha ricadute negative sul clima. Il propano o R290 che dir si voglia, è sempre più considerato dunque come una valida e promettente alternativa ai tradizionali gas refrigeranti di origine sintetica. Una scelta ponderata e consapevole verso la quale si orientano sempre più attività commerciali ristorative. Una scelta tra l’altro orientata da quelle che sono le normative Europee in materia, anche alla luce dell’impegno dei paesi membri dell’Unione a ridurre sensibilmente l’utilizzo di gas dannosi per l’ambiente entro il 2030.

Noi di Dinamica, sensibili e attenti alle questioni ambientali, proponiamo frigoriferi che utilizzano questi gas refrigeranti. Dispositivi che a fronte di un investimento iniziale leggermente maggiore garantiscono poi all’utente un’alta funzionalità e un risparmio energetico prolungato nel tempo.

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